mercoledì 14 ottobre 2020

[1] La Rivoluzione Informatica · Appunti

DATO, INFORMAZIONE, CONVENZIONI, MODELLI 
(punto e ovale)


Prendiamo un foglio e disegnamoci un punto con una matita. Ci poniamo una domanda:
... quanto è grande il punto? 

Ci viene chiesto, sostanzialmente, di fornire un dato. Ma che cos'è un dato? [1] Definiremo "dato" il minimo elemento di modifica di una situazione precedente (foglio bianco → foglio con un puntino). Tornando alla domanda, si può rispondere che il punto non ha dimensioni, seguendo i postulati Euclidei, o si può anche prendere un righello e provare a misurarlo. Ciò implica che [2] i dati sono oggetti a molteplici convenzioni e, di conseguenza, la definizione di informazione: [3] informazione è l'applicazione di una convenzione a un dato.

Per proseguire con il ragionamento, prendiamo un ovale e anche qua ci poniamo una domanda, diversa:

... che cos'é?

 Quell'ovale, a seconda della convenzione che scegliamo di usare, sarà uno zero, una "o" maiuscola, una sezione di un cilindro, un uovo. Tutto dipende dalla convenzione scelta. 

Quindi, la differenza tra il mondo reale (punto su un foglio, ovale) e il mondo informatico dove si trova?

Il mondo informatico è sostanzialmente un mondo già formalizzato di suo. In sostanza la domanda che ci siamo posti riguardo all'ovale non si può porre perché in informatica sappiamo già in quale sistema convenzionale ci si muove. Quindi, [4] in informatica non esistono dati, ma sempre e solo informazioni. Di conseguenza, è ovvio che [5] se in informatica non esistono dati, ma solo informazioni, allora in informatica è tutto informazione. Ne deriva l'ultima definizione, ovvero che [6] Se in informatica è tutto in formazione, il prendere forma dell'informazione si definisce modellazione e si esplica nella creazione di modelli. 

Nello specifico, il modello è la forma che assumono le informazioni, e il concetto di modello non è assolutamente recente: basta vedere il modello rappresentato dagli ordini architettonici in tutta la produzione architettonica dall'antichità a praticamente un secolo fa. 


“Finché rimane stabile, questo mondo delle idee è quasi altrettanto sentito, altrettanto reale, altrettanto inevitabile, dei mattoni delle nostre case o dell’asfalto sotto i nostri piedi. La credenza che il mondo fosse piatto era una volta più importante del fatto che era sferico; e questa credenza ha trattenuto i naviganti del mondo medioevale dal navigare in mare aperto, non meno di quanto avrebbe fatto una fila di cannoniere o di mine galleggianti. Un’idea è un fatto reale, una teoria è un fatto reale, una superstizione è un fatto reale, tanto a lungo quanto gli uomini continuano a regolare le proprie azioni nei termini di quell'idea“

Lewis Mumford, Storia dell'Utopia, 1922


RIVOLUZIONE 
(terza ondata)

Tornando al discorso sulle convenzioni, bisogna evidenziare come queste sono frutto di un'elaborazione umana e come ciò ci distingua dagli animali. Un animale ha come unico riferimento il mondo fisico, non può creare narrazioni o ragionare tramite convenzioni, gli esseri umani possono riferirsi invece sia al mondo fisico che a quello delle convenzioni, da lui stesse create (alfabeto, denaro, leggi, etc.).

I computer, invece, si basano invece sulle sole informazioni, un mondo già formalizzato, e non possono basarsi invece sul mondo fisico. 

Questo forma una vera e propria rivoluzione, definita da Alvin Toffler la "terza ondata" (The Third Wave, libro del 1980), che a tutti gli effetti è la rivoluzione informatica che stiamo vivendo. Rivoluzione perché derivata da eventi e scoperte che definiscono epoche che cambiano tantissimi campi (nel nostro caso la città, l’uomo e la maniera di vivere la città stessa). Terza ondata perché preceduta dalla prima (la rivoluzione agricola) e dalla seconda (la rivoluzione industriale).

A tal proposito è interessante vedere come gli stessi "prodotti" di determinate ondate vengono vissuti, consumati e considerati in maniera totalmente diversa. Ad esempio, prendendo un uovo, prodotto della prima rivoluzione, notiamo come un prodotto che inizialmente era al 90% agricolo, passa a una doppia valenza agricola / industriale durante la seconda ondata, per diventare, infine, anche informazione (packaging, data di scadenza, lotto) in quest'ultima ondata. 

Durante questa rivoluzione è nato anche il concetto di Prosumer: il destinatario di beni e di servizi che non si limita al ruolo passivo di consumatore, ma partecipa attivamente alle diverse fasi del processo produttivo. Concetti come la personalizzazione di oggetti (Smart), la costruzione DIY dei mobili (Ikea) o anche il fastfood (McDonald's, il cliente è tenuto a portare il proprio pasto al tavolo e ripulire il tutto) nascono da questa nuova rilevanza data all'informazione e alla partecipazione in prima persona al processo produttivo. Si mira sempre di più alla partecipazione individuale e alla personalizzazione dei prodotti, e un atteggiamento molto simile è osservabile anche in architettura.

In particolare, Antonino Saggio, nel suo articolo "Nuova soggettività. L'architettura tra comunicazione e informazione" parla proprio degli effetti di questa terza ondata sull'architettura contemporanea. 

(considerazioni da aggiungere)


Share: