giovedì 3 dicembre 2020

[6.0] Dato, Informazione: Spreadsheet e Database • Appunti

Iniziamo con una premessa: “dato” e “informazione” non sono sinonimi. Il dato, definibile come qualsiasi cosa memorizzata, diviene informazione soltanto quando è organizzata e presentata in modo significativo, ordinato e ragionato.


Ci poniamo sempre la stessa domanda, come possiamo trasmettere dei dati strutturati in informazioni al tempo di Leonardo? Sempre tramite una griglia, in questo caso una griglia di informazioni: lo spreadsheet (o foglio elettronico). Un sistema di griglia diviso in colonne e righe in cui inserire i dati in maniera strutturata (quindi, le informazioni). 

SPREADSHEET


Riprendendo lo Zingarelli, informare vuol dire modellare secondo una forma, quindi possiamo dire, semplicemente, che il modello è la forma che assumono le informazioni. Lo spreadsheet è quindi il modello con cui organizzo le informazioni. 
La rivoluzione del foglio elettronico avviene negli anni ‘90 è sostanzialmente la possibilità di legare le informazioni tramite delle funzioni e farle interagire tra di loro: Microsoft Excel ne è un esempio tramite le macro che possono effettuare calcoli, elaborarli e tracciare rappresentazioni grafiche, importanti perché ci restituiscono in forma grafica le informazioni, rendendole più leggibili.
Le peculiarità di questo sistema sono la interconnessione dinamica e interattiva dei dati, che permette, al variare di uno dei dati, la variabilità del risultato e la struttura ad albero, in cui i dati sono ramificati e interconnessi, dove la variazione di un dato “a monte” comporta la variazione di molti dati, mentre variarne uno “a valle” comporta un cambiamento minore. 
Una conseguenza di questo modello innovativo è il passaggio da una logica induttiva, fatta di successioni di pensieri, dati e ragionamenti (if, then...) a una logica deduttiva, dove il variare dei dati permette risultati molto differenti, dove ci poniamo la domanda “what if?”, dove ragioniamo su delle ipotesi che possiamo porre istantaneamente a verifica (qui un approfondimento su Grasshopper e il parametrico).
Anche nel momento attuale si usano i modelli e le simulazioni, come ad esempio le previsioni dell’andamento della curva epidemica tramite atteggiamenti differenti.

DATABASE


Un altro strumento che ci aiuta a organizzare e modellare le informazioni, direttamente collegato ai fogli elettronici, è quello del database (in italiano “banca dati”). Siamo di fronte a un foglio elettronico, dove però le colonne sono i fields (categorie) e le righe sono i records (entità). Ad esempio, in una classe, i fields sono gli studenti, e i records sono, ad esempio, le email, le matricole, le presenze, eccetera. In questo sistema bisogna strettamente legarsi all’organizzazione impostata per organizzare i dati in informazioni (ad esempio, la colonna A sono i nomi, la colonna B sono i cognomi, eccetera). A tal proposito possiamo vedere il differente modo di approcciare l’organizzazione di dati tra le macchine e gli uomini: ciò che per noi può essere estremamente ordinato, può essere di difficile lettura da parte di una macchina, e viceversa. Ad esempio, è interessante è come funziona Amazon. Due foto di Gursky ci aiutano a capire la differenza tra noi e le macchine: la foto all’interno di un discount mostra un estremo ordine e serialità, l’altra, a prima vista “illeggibile”, mostra un magazzino di Amazon, apparentemente disordinato e senza nessun ordine, se non quello dell’organizzazione per file. Il loro sistema è priva di senso per gli umani, per i computer invece è estremamente logico e permette l’individuazione dei prodotti in pochissimo tempo. 

Oggi, per la prima volta nella storia, abbiamo più dati di quanti ne riusciamo a gestire e utilizzare. Lo scopo ultimo è quello di organizzare e trasformare in informazione la più grande mole di dati possibile: i dati sono diventati il nuovo petrolio, e possederne tanti, nel nostro sistema capitalistico, porta a trarne profitto. 

Riguardo alla mole di dati, è interessante parlare degli Open Data, ovvero dei giganteschi database pubblici da cui tutti possono attingere per farne gli usi più disparati. Un altro Open Data la giorno d’oggi è, per esempio, quello relativo a nCoV2019, un database costantemente aggiornato sul COVID-19, basato sugli Open Data di tutte le nazioni del mondo. 
Legato a questo mondo è anche il GIS (Geographic Information System), a sua volta un database basato sugli open data. I dati, in questo caso, sono ordinati e visualizzati secondo la loro posizione geografica e organizzato tramite layer che organizzano il sistema di informazioni: l’output finale è una mappa. L’idea di base è la stessa di Google Maps. 
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