lunedì 9 novembre 2020

[4.0] Vettori e Layer • Appunti

 VETTORIALE vs. RASTER

Si inizia a passare a un nuovo sistema di rappresentazione delle immagini: dal sistema raster (quello classico, basato sui pixel) si passa al mondo vettoriale. Si ragiona per descrizione di elementi e non per porzioni di schermo (pixel): si darà un punto di partenza, uno di fine e una descrizione dell’entità di cui parliamo (punto, linea, rettangolo, etc…). A questi elementi si può accoppiare una trasformazione senza perdita di qualità (scala, duplica, distorci etc…), conservandone così la natura originaria.

La differenza con il raster è che l’immagine non è “incisa” (i pixel sono paragonabili, volendo, a un punto croce), ma è appoggiato sullo schermo: l’indipendenza dallo schermo permette tutti i punti precedenti e rende l’immagine vettoriale molto più svincolata dalla griglia rigida usata in precedenza. 

La descrizione della linea può avvenire anche tramite descrizione matematica (curve di Bezier, derivate da equazioni matematiche e gestite tramite punti di controllo) che ad esempio può essere comodo per definire curve, spline e similari. 


LAYER

Il sistema dei layer serve a dividere, gestire e organizzare le entità vettoriali (e non solo) tramite sistemi congrui e coerenti. I layer sono importanti perché hanno conseguenze in vari aspetti della nostra vita.

Il primo è quello interpretativo e critico, in quanto noi stessi vediamo il mondo tramite layer, sin da prima della nascita del concetto stesso; il secondo è quello rappresentativo, e lo strumento in questo caso ha cambiato il nostro modo di fare e ragionare tramite sottosistemi e organizzazioni di entità simili; il terzo in modo generativo, cioè nel modo di pensare e definire l’architettura ad “immagine e somiglianza del layer”.


Un progetto che ragiona tramite layer è quello del Parco de la Villette, di Tschumi. Nato negli anni 80, rompe la tradizione del parco considerato come “polmone verde” accostando la funzione culturale. Nel progetto stesso è evidente il sistema del layer: il sistema dei punti (follies, elementi puntuali rossi), dei percorsi e del verde + costruito. Il sistema finale è proprio dato dai tre layer che si incastrano tra di loro, in una resa che secondo alcuni è più vicina al mondo raster . Anche il progetto di Koolhaas (secondo classificato) ha un approccio simile tramite layer sovrapposti. Tutti e due i progetti si rifanno al sistema urbanistico dell’overlay mappings, che ragiona sempre per livelli appartenenti a campi diversi.

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